Flora

La vegetazione attuale mette in risalto la notevole influenza dell’intervento antropico sull’area.

Prima della nascita del Parco i boschi naturali igrofili a dominanza di Salice (Salix alba), Pioppo (Populus alba, Populus nigra), Olmo (Ulmus minor) e Ontano nero (Alnus glutinosa), nelle zone più depresse avevano lasciato il posto alla coltivazione intensiva del Pioppo, per la produzione di legname.
Dal 2003 si è voluto recuperare e valorizzare questo importante territorio, ripristinando le condizioni naturali degli ecosistemi, con l’impianto di boschi igrofili e la creazione di fasce boscate lungo la sponda del fiume, con conseguenze positive per la biodiversità, il riequilibrio territoriale e l’azione depurativa del fiume.

Per le piantumazioni sono state scelte tipologie ambientali tipiche della pianura Padana e formazioni boschive che rappresentano lo stadio evolutivo finale (climax) della successione ecologica, dotate quindi del maggior grado di diversità, complessità e quindi stabilità: Salice bianco (Salix alba), Pioppo nero (Populus nigra), Pioppo bianco (Populus alba), Olmo campestre (Ulmus minor), Farnia (Quercus robur), ed Ontano nero (Alnus glutinosa), mentre quelle arbustive sono: Salice rosso (Salix purpurea), Salice da cesta (Salix trianda), Sanguinello (Corpus sanguinea), Sambuco (Sambucus nigra), Frangola (Frangula alnus), Pallon di maggio (Viburnum opulus).

Nella golena, periodicamente inondata dal fiume durante le piene del Po, vi sono diverse zone umide in corrispondenza di cave dismesse e “bugni” (tipiche depressioni del terreno formate dal moto vorticoso delle acque) talvolta circondate da una fascia di vegetazione a canneto.

La vegetazione del canale Crostolo è costituita da fasce boscate di salici (Salix alba), sostituite poi da prati igrofili a carici (Carex spp.). Quest’area è largamente infestata da un arbusto di origine nord americana, l’Indaco bastardo (Amorpha fruticosa).
L’elemento caratterizzante del Crostolo è la presenza di una piccola superficie a cariceto, che costituisce una vegetazione di transizione tra specchi d’acqua e terraferma e rappresenta un ambiente ideale per diverse specie di uccelli, anfibi ed insetti. Questa cenosi, costituita da cespi di Carex riparia, Carex elata, Carex acutiformis accompagnate da Lytrum salicaria, Stachys palustris, occupa spazi circoscritti sviluppandosi in piccole depressioni in cui rimane un sottile strato di acqua.